Il progetto necessitava di soluzioni con certificazione ATEX e in grado di comunicare su protocollo Profinet.
Diapath è un’azienda italiana che studia, sviluppa e produce con successo soluzioni di alta qualità per patologi, tecnici e professionisti di laboratorio in tutto il mondo.
“Innovare per contribuire a una diagnosi migliore, sviluppando le tecnologie esistenti o riprogettando gli attuali processi e soluzioni in modo del tutto originale”, racconta Giorgio Manenti, R&D Coordinator in Diapath. “Su questo si fonda la nostra realtà, che punta a contribuire alla miglior diagnosi per i pazienti, offrendo ai nostri clienti una gamma completa con le migliori soluzioni per usabilità, affidabilità, sicurezza e rispetto per l’ambiente”.
La collaborazione tra Festo e Diapath nasce nel 2018, “dal momento in cui Festo ha iniziato a investire nel mercato LifeTech, si è avvicinata alla realtà di Diapath – racconta Francesco Sardone, Application Sales Engineer in Festo Italia –, prendendo i primi contatti con l’ufficio tecnico”.
Dall’implementazione di alcuni componenti sulle macchine del nuovo polo produttivo Diapath, “la collaborazione si è ampliata, sia nella fase di progettazione sia di realizzazione di tutto l’impianto chimico del reparto produttivo reagenti”, prosegue G. Manenti. “La consulenza Festo ha avuto un ruolo importante nelle fasi iniziali di redazione dell’impianto. Siamo stati guidati nella selezione dei componenti più adeguati allo scopo e supportati nelle fasi di installazione e collaudo, fino al raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo posti in termini di produttività, qualità e sicurezza”.
L’impianto progettato da Diapiath consente la realizzazione di preparati chimici, “che verranno utilizzati nei laboratori di anatomia patologica”, spiega Lorenzo Rusconi, Chemical Process Engineer in Diapath. “L’impianto gestisce il processo dalle materie prime alla miscelazione, fino al successivo confezionamento”.
Per questo progetto, Diapath necessitava di soluzioni affidabili e modulari, “che potessero essere configurate all’occorrenza, fossero in grado di comunicare su protocollo Profinet e avessero la certificazione ATEX”, continua F. Sardone. “L’azienda era quindi alla ricerca di valvole di processo che gestissero il flusso dei reagenti all’interno dell’impianto, e di unità di valvole che potessero comandare gli attuatori e gestire i segnali d’ingresso e uscita. In risposta alle loro esigenze, sono state utilizzate le valvole di processo VZXA e le unità valvole MPAL, integrando la piattaforma CPX”.
“Oltre alla consolidata qualità del brand, scegliere Festo per la realizzazione dell’impianto ci ha assicurato un supporto tecnico specialistico sin dalle fasi preliminari di progetto”, conclude L. Rusconi. “Soprattutto, siamo stati supportati da Francesco Sardone, persona di riferimento disponibile e preparata, che in modo rapido ed efficiente ci ha aiutati nella sostituzione di eventuali codici e nella successiva fase di collaudo. Questo ci ha consentito di realizzare un impianto provvisto di periferie decentrate per il controllo dei singoli punti di dosaggio miscelazione dell’intero impianto”.